Petizione

COSA VOGLIAMO

SICUREZZA STRADALE PER TUTTI

Tra il 2010 e il 2020, nel territorio del Comune di Pesaro, ci sono stati 72 morti e oltre 7.400 feriti per incidenti stradali ed il tasso di incidentalità è stato il più alto tra tutti i comuni della provincia.

Il Parlamento europeo il 6 ottobre 2021 ha approvato la Risoluzione sul quadro strategico dell’UE per la sicurezza stradale 2021-2030 – Raccomandazioni sulle prossime tappe verso l’obiettivo “zero vittime”. La Risoluzione riporta che ogni anno circa 22.700 persone muoiono sulle strade europee e circa 120.000 rimangono gravemente ferite, negli ultimi 10 anni oltre 11.800 bambini e ragazzi di età inferiore ai 17 anni sono stati uccisi in incidenti stradali nell’UE. I morti sulle strade rappresentano un prezzo umano e sociale inaccettabile per i cittadini dell’UE con costi di circa il 2 % del suo PIL annuo. Soltanto l’8 % dei decessi avviene sulle autostrade, il 37 % nelle zone urbane e il 54 % sulle strade extraurbane. L’eccesso di velocità è un fattore chiave in circa il 30 % degli incidenti stradali mortali e un fattore aggravante nella maggior parte degli incidenti. Il grande obiettivo UE è quello di arrivare a Zero morti nel 2050; l’obiettivo di medio periodo è ridurre del 50 % il numero di morti e di feriti gravi entro il 2030.

Ovunque la Città30 sia stata istituita ha avuto un grosso impatto sulla diminuzione del numero di morti e feriti per incidenti stradali.

Vogliamo ridurre il numero di incidenti, azzerare il numero di vittime della strada (#vision zero) e diminuire quello dei feriti gravi tra tutti gli utenti della strada, in particolar modo per quelli più fragili (anziani, bambini, pedoni, ciclisti, disabili).

Vogliamo sentirci sicuri quando ci muoviamo in città: sia in auto, sia in bicicletta e sia a piedi.

SPAZIO PUBBLICO PER TUTTI

Le città sono nate con lo scopo di aggregare le persone e con una certa proporzione tra spazio comune e spazio privato, ma ormai lo spazio pubblico, principalmente costituito dalle strade, è riservato quasi esclusivamente all’automobile e non alle persone.

A soffrirne in misura maggiore sono i soggetti con mobilità ridotta (anziani, disabili e bambini) le cui opportunità dipendono in gran parte dall’esistenza di spazi a misura di pedone. Il 73,6% dei bambini non si reca a scuola a piedi o in bicicletta e gli ingressi delle scuole sono caratterizzati da traffico e ingorghi di auto in doppia fila che impediscono ai bambini di muoversi in sicurezza e in autonomia.

Il modello di Città30 non limita l’utilizzo dell’automobile, ma riequilibra democraticamente gli spazi urbani per un miglioramento della qualità della vita.

Nei quartieri più camminabili la gente ha più possibilità di interazioni casuali (incontri, conversazioni, ecc.) e questo favorisce il ritorno alla vita sociale e l’accesso ai servizi di prossimità. Si rafforza il senso di comunità e la partecipazione in attività legate al proprio quartiere.

Vogliamo più spazio per la persona, riprogettando le strade e i quartieri verso un modello pensato per la vivibilità delle persone (es. oasi pedonali all’interno di ogni quartiere, percorsi ciclabili e pedonali per collegare i punti di interesse della quotidianità come scuole, impianti sportivi, chiese, parchi e giardini, ecc.).

Vogliamo la “strade scolastiche”, zone in cui è garantita una particolare protezione a pedoni e ambiente, per consentire ai bambini e ragazzi di camminare o pedalare in sicurezza, in autonomia e in modo sostenibile.

MOBILITA’ SOSTENIBILE PER TUTTI

La Corte dei Conti Europea ha ribadito che i trasporti stradali sono una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di gas a effetto serra nelle aree urbane e il primo passo da compiere è quello di incentivare i cittadini all’utilizzo di alternative più sostenibili rispetto all’auto privata.

Nonostante la città di Pesaro si sia dotata di importanti infrastrutture (Bicipolitana), la mobilità urbana è ancora sbilanciata verso l’auto privata rispetto al trasporto pubblico, alla mobilità attiva (a piedi e in bicicletta) e alla micro-mobilità e il tasso di motorizzazione è superiore alla media nazionale: 665 automobili e 260 motocicli ogni 1.000 abitanti.

Mobilità sostenibile non è solo andare in bicicletta al mare o al lavoro quando la sede è vicina.

Vogliamo superare la dipendenza dall’auto, attraverso la realizzazione di alternative di qualità, sicure e che garantiscano libertà di movimento per tutti, in particolare per i soggetti più fragili (anziani, bambini e disabili).

Vogliamo incentivare scelte di mobilità sostenibile attraverso un percorso continuo e partecipato di responsabilizzazione dei cittadini per migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento acustico e le emissioni di CO2.

COSA CHIEDIAMO

Sull’esempio di molte città europee grandi e piccole e di fronte all’esigenza di adottare un nuovo modello di mobilità urbana incentrato sul benessere delle persone e che renda la nostra città più sicura, più vivibile e più sostenibile, chiediamo con forza al Comune di Pesaro di costruire e approvare, entro la fine di questo mandato amministrativo, 
un PIANO COMPLESSIVO “PESARO30”, che preveda:

-> l’istituzione generalizzata del limite dei 30 km/h in tutte le strade urbane con la sola eccezione del limite massimo di 50 km/h sulle strade principali

-> l’installazione ricorrente della relativa segnaletica, sia verticale (cartelli) che orizzontale (bolloni a terra), per una riconoscibilità diffusa del provvedimento

-> un piano straordinario di attività di prevenzione e controllo delle violazioni dei limiti di velocità in ambito urbano di 30 e 50 km/h, della distrazione alla guida e delle mancate precedenze da parte della Polizia locale, anche attraverso dispositivi elettronici fissi e mobili di tipo pedagogico allo scopo di informare e formare la popolazione

-> un programma partecipato di interventi infrastrutturali diffusi in tutta la città per l’effettivo rispetto del limite di velocità e per la vivibilità delle persone per una reale sicurezza e condivisione dello spazio stradale (rallentatori, dossi, cuscini berlinesi, platee rialzate, restringimenti, attraversamenti pedonali e ciclabili rialzati o dotati di isole salvagente, penisole e golfi laterali agli incroci, chicanes, revisione della sosta, oasi pedonali, nuovo arredo urbano, ecc.)

-> la promozione del Trasporto Pubblico Locale come alternativa al mezzo privato anche attraverso un miglioramento dell’offerta in termini di comfort di viaggio, capillarità, flessibilità, frequenza e tempi di trasferimento soprattutto a copertura delle specificità (scuole, zone industriali e commerciali, eventi, ecc…)

-> la progressiva istituzione delle Strade Scolastiche, delimitando una zona di rispetto, permanente o temporanea, vietata al traffico a motore ad eccezione dei mezzi per disabili e scuolabus, attorno alle scuole di ogni ordine e grado, per favorire l’entrata/uscita in sicurezza e la mobilità attiva degli studenti

-> una grande campagna di promozione e comunicazione rivolta a tutta la cittadinanza, mediante strumenti tradizionali e digitali (sito web dedicato, social media, striscioni e manifesti stradali, street print, ecc.)