Città30 nel mondo

In Europa e nel mondo si moltiplicano le esperienze di città che hanno deciso di abbassare il limite di velocità. 

E a Pesaro, perché no? 

GRAZ (Austria) – Dal 1992

E’ stata la prima al mondo. I risultati hanno portato a un -50% di mortalità (-24% subito, dal primo anno) con numeri particolarmente positivi nel caso di bambini davanti alle scuole: -90%. I limiti hanno portato a un calo generalizzato della velocità media e a un numero sensibilmente minore di incidenti stradali, soprattutto con gravi conseguenze, oltre che ad una migliorata viabilità e a una maggiore sicurezza e rispetto per ciclisti e pedoni (sono aumentati gli spostamenti in bici e a piedi).
Rumore: fino a -2 dB che significa un calo del rumore percepito pari a -30%.
L’introduzione della Zona30 era osteggiata dai cittadini che, nel 1992, la approvavano solo per il 44% (29% tra gli automobilisti). Dopo due anni di sperimentazione il tasso di approvazione era salito al 77% (67% tra gli automobilisti) e oggi è stabilmente sopra l’80% fra tutti i cittadini.

ZURIGO (Svizzera) – Dal 2010

Il progetto pilota del 2010-2012 è nato per ridurre l’inquinamento acustico.
E’ stato valutato, con un’indagine del 2019, che in quasi tutte le strade sottoposte a nuove limitazioni la velocità media sia effettivamente scesa, comportando una riduzione del rumore fino al -50% e un sensibile calo degli incidenti.
I tempi di percorrenza si sono allungati fra i 10” e i 30” secondi al chilometro, un piccolo gap che si annulla quasi del tutto nelle ore di punta, dove gli ingorghi e la minore fluidità vanificano i tratti a 50 km/h.

TORONTO (Canada) – Dal 2015

Dopo aver contato 2.172 pedoni morti nel periodo 2005-2016, Toronto ha sperimentato la Città30 per due anni in un’ampia fetta di città: le lesioni gravi e mortali si sono ridotte di due terzi col passaggio della velocità massima da 40 a 30 km/h.

BELFAST (Irlanda del Nord) – Dal 2016

Da febbraio 2016 ha implementato i limiti di velocità di 20 mph (20 miglia all’ora sono 32 kmh, è esattamente la corrispondenza anglosassone della Zona30) su 76 strade del centro della città, che presentavano i livelli  più alti di movimento pedonale, attività in bicicletta e servizi di autobus.
A distanza di 3 anni dall’introduzione dei limiti, uno studio ha evidenziato una riduzione del volume di traffico nelle principali strade, in particolare nell’ora di punta del mattino (dalle 8 alle 9).

GRENOBLE (Francia) – Dal 2016

Da gennaio 2016 diventa città a 30 km/h attraverso un profondo mutamento dell’intero assetto stradale della città. Sono state implementate aree pedonali nei pressi di scuole primarie e delle vie principali del centro storico.
La rivoluzione urbana di Grenoble ha reso l’uso dell’automobile altamente sconveniente rispetto ai mezzi pubblici o alla bicicletta.
Tale scelta, oltre ad aver ridotto le morti e gli incidenti in città, ha indubbiamente avuto un impatto ambientale positivo e non è un caso se Grenoble ha ottenuto il premio di Capitale Verde europea 2022.

EDINBURGO (Scozia) – Dal 2016

Dall’introduzione della Zona 20mph (20 miglia all’ora sono 32 kmh, è esattamente la corrispondenza anglosassone della Zona30) si è registrato un -40% di incidenti, e di minor gravità, oltre a un -33% in quanto a vittime!
E’ stata rilevata una riduzione al numero dei veicoli in circolazione e un incremento dei genitori disposti a lasciare i bambini a giocare fuori (dal 31% al 66%). Inoltre l’introduzione dei limiti di velocità ha ottenuto anche il sostegno nei commenti sui social!

BERLINO (Germania) – Dal 2017

Il progetto, denominato “TEMPO 30” è iniziato nel 2017 e ha introdotto un limite di velocità di 30 chilometri all’ora in cinque zone ad alto traffico. Secondo la ricerca, condotta tra il 2017 e il 2019, Tempo 30 è riuscito a ridurre significativamente le emissioni di biossido di azoto (NO2) in quattro dei cinque casi e ora che la fase di prova è terminata, le autorità locali hanno deciso di mantenere il limite di velocità in tutte e cinque le zone e nelle linee guida 2021-2026 il Senato di Berlino ha previsto di utilizzare tutte le possibilità legali per estendere il limite di velocità di 30 km/h. 

LILLE (Francia) – Dal 2019

Da agosto 2019 ha generalizzato il limite di velocità a 30 km/h passando dal 44% all’88% delle strade con limite a 30 km/h. Dopo tre anni più di 350 segnali sono stati installati e 200 riposizionati e l’impegno dell’amministrazione è quella di migliorare l’attrattiva del ciclismo come alternativa all’auto e di riqualificare lo spazio pubblico dedicandone il 50% ai pedoni.

BILBAO (Spagna) – Dal 2020

Sin dallo scorso settembre 2020, ha il 100% delle sue strade con il limite di velocità a 30km/h. Già da anni lo erano l’87% delle strade. A maggio 2021 le è stato riconosciuto il Premio per la sicurezza urbana assegnato dalla Commissione Europea nell’ambito della Settimana Europea per la Mobilità. Al di là del premio, i cittadini stanno riscoprendo la gioia di muoversi in città, di viverla davvero, con una forte riduzione dello stress che normalmente genera la confusione dello spazio urbano.
Dopo le prime settimane: incidenti quasi dimezzati, feriti dimezzati.
Calo leggero del traffico (-2%) e riduzione degli inquinanti: – 3 %  (NO2), – 9 % NOX e – 12 % PM10.
E cittadini meno stressati, con meno problemi di salute, una città più silenziosa. Gli spostamenti in bici passati da 320.000 del 2018 (prima dell’introduzione delle prime Zona30) a 1.791.000 attuali. Quasi sei volte tanto.

TUTTA LA SPAGNA – Dal 2021

In tutta la Spagna da maggio 2021 il limite massimo è 20 km/h per le strade a senso unico, di 30 km/h per le strade con una sola corsia per senso di marcia e di 50 km/h per quelle a due o più corsie per senso di marcia. Tradotto significa che il 70% di tutte le strade di Spagna avranno un limite di 30 km/h o perfino inferiore.
Confermati, a sei mesi dall’introduzione, i dati positivi sull’incidentalità (-20%) e i feriti gravi/morti (-25%). Confermata la sensibile riduzione del rumore, con grande miglioramento della qualità della vita, fra i -2,5 e i -3,9 dB(A). Si tratta di un calo del rumore percepito stimabile fino al -50%.

BRUSSELS (Belgio) – Dal 2021

A distanza di un anno, la velocità media si è ridotta fra -7% e -19% anche nelle zone con limite a 50 km/h: gli automobilisti sono indotti a una maggiore prudenza. Nessuna alterazione dei tempi di percorrenza, anzi, in alcuni casi ci sono stati lievi miglioramenti grazie a una maggiore fluidità del traffico.
E come era ovvio aspettarsi, è crollato il numero degli incidenti e la loro gravità: il numero dei decessi nei primi 9 mesi del 2021 si è ridotto di oltre il 50% rispetto agli anni precedenti così come il numero dei feriti si è ridotto del 20%. 

E ancora:

Cambridge dal 2019

Parigi, Montpellier, Olbia (la prima città30 in Italia) dal 2021

Nancy dal 2022

Bologna dal 1° giugno 2023

Milano dal 1° gennaio 2024

E Pesaro, quando? 

Zurigo: Analisi d’impatto a 30 km/h – Città di Zurigo (stadt-zuerich.ch)

Graz: Proprietà della | di Graz / Austria 30kmh IT

Toronto: https://bmcpublichealth.biomedcentral.com/counter/pdf/10.1186/s12889-019-8139-5.pdf

Belfast: https://jech.bmj.com/content/jech/77/1/17.full.pdf

Grenoble: Grenoble 2022 (europa.eu)

Edinburgo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8463832/#!po=45.0000

Edinburgo: https://www.livingstreets.org.uk/media/3466/edinburgh-20mph.pdf

Berlino: https://www.themayor.eu/en/a/view/low-speed-zones-in-berlin-an-air-quality-success-story-9689

Lille: Lille, Ville à 30km/h, fête ses trois ans! / Actualités – Ville de Lille : adresses, horaires, calendriers et histoire

Bilbao: A 30 km/h por Bilbao: más accidentes de chapa pero menos heridos (abc.es)

Spagna: Mapa de las ciudades 30: así son los nuevos límites de velocidad (rtve.es)

Brussels: Bruxelles Ville 30 – un an après. (prezly.com)