Perché SI

-> Per ridurre il numero di incidenti e di vittime della strada: nella Città30 ci sono meno incidenti e morti sulla strada, perché la velocità aumenta la possibilità di investire pedoni o persone in bici e di rendere fatali eventuali incidenti, soprattutto per bambini, anziani e disabili

-> Per migliorare la qualità dello spostamento: non vogliamo diminuire la velocità media, che in città è già ridotta, ma eliminare le accelerazioni, in modo da abbattere la rischiosità senza incidere sui tempi di percorrenza e rendere il traffico più fluido e scorrevole

-> Per incoraggiare le persone a scelte di mobilità meno impattanti: la minore velocità rende più facile e sicuro l’utilizzo di modalità di trasporto più sostenibili, una scelta a favore di tutti, perché se più persone si spostano a piedi, in bici o coi mezzi pubblici, chi ha assoluta necessità di usare la macchina (ad es. disabili e loro familiari) può muoversi e parcheggiare con più facilità

-> Per muoversi tutti e muoversi bene: in uno spazio urbano dove la velocità è limitata e le infrastrutture sono adeguate, le persone possono muoversi e vivere la strada, a tutte le età e con ogni abilità

-> Per aumentare il benessere: in una Città30 si riduce lo stress sia per chi guida sia per chi si sposta a piedi, in bicicletta o con altri mezzi

-> Per inquinare di meno: i picchi di velocità non solo fanno consumare molto più carburante, ma aumentano in proporzione la quantità di inquinanti che tutti respiriamo

-> Per ridurre il rumore: nelle Città30 è stata rilevata una sensibile riduzione del rumore, con grande sollievo per gli abitanti

-> Per rimettere la persona al centro degli spazi urbani: in una Città30 si riequilibrano gli spazi aperti, dalle macchine a favore delle persone, aumentando i luoghi di socializzazione, a beneficio soprattutto dei bambini, anziani e disabili

-> Per favorire il commercio di vicinato: in un quartiere dove gli spostamenti sono più sicuri e piacevoli, anche le attività commerciali ed economiche saranno più attrattive

-> Per aumentare la sicurezza: una Città30 produce un incremento della sorveglianza spontanea, grazie a strade più vitali e quartieri più partecipati

-> Per valorizzare gli immobili: in zone più sicure dal punto di vista della viabilità, più tranquille e meno rumorose, gli immobili acquistano valore commerciale

-> Per risparmiare: dopo la pandemia i costi sociali degli incidenti stradali è tornato a salire: nella regione Marche gli incidenti con danni alle persone nel 2021 hanno avuto un costo sociale di oltre 493 milioni di euro (331 euro pro capite)

Città30 è efficace!

Nelle città che sono passate a 30 km/h i vantaggi sono stati immediati. 

Riduzione sensibile degli incidenti stradali (circa -25%), con particolare efficacia sugli investimenti di pedoni (-50%); diminuzione del rumore percepito, con vantaggi per il sonno e per lo stress (da -6% a -50%), calo dei livelli di inquinamento, aumento del valore degli immobili e della redditività dei negozi

Le Città30 hanno anche visto un aumento degli spostamenti a piedi e in bicicletta (il che significa, banalmente, strade meno intasate) che ha favorito la mobilità dei mezzi pubblici e privati: il più chiaro dei circoli virtuosi. E le multe? I rilevamenti nella altre città, dove effettuati, dicono che le contravvenzioni sono diminuite. Insomma, i Comuni non ci fanno cassa

Città30 è economica!

I costi sono bassi, e i tempi di realizzazione piuttosto rapidi. 

Implementare la nuova normalità può anche essere fatto progressivamente, nel senso che non c’è bisogno di attendere che tutti gli accorgimenti urbani siano realizzati, tutti i dossi posizionati, tutte le telecamere in funzione per fare partire la Città30. Si può cominciare anche subito, prendendosi alcuni mesi per far conoscere ai cittadini la novità e per adeguare la città. Ma chiariamoci subito: come qualsiasi altra riforma, la Città30 ha bisogno di essere applicata nella sua totalità, e supportata da un adeguato numero di controlli, per funzionare al meglio e sprigionare la sua positività. Ci si sbaglia di grosso se si pensa di piazzare qualche cartello per lavarsi la coscienza. La Città30 ha bisogno di tanti piccoli adeguamenti stradali, di cartellonistica adeguata, di informazione e di controllo, come qualunque altro cambiamento strutturale.

Le cifre per gli adeguamenti stradali possono variare, anche parecchio, a seconda delle soluzioni scelte per gli adeguamenti: ci sono sistemazioni definitive che possono costare un po’ di più in termini di tempo e denaro, e soluzioni pro-tempore ottime per le fasi di transizione e per adeguare subito la città nella maniera più economica. Inutile dire che qualunque sia la somma, dal punto di vista della collettività, viene recuperata in un baleno considerata la diminuzione dei costi sociali (80 mila euro a ferito nelle Marche) e sanitari derivanti dal minor numero di morti e feriti e dall’incremento della vivibilità, che non ha prezzo.

Città30 è senza controindicazioni!

Non ci sono motivazioni per non appoggiare la Città30, perché è un valore aggiunto per tutt*: il nostro intento è garantire una convivenza favorevole e sicura tra tutti gli utenti della strada.

I vantaggi della Città30, infatti, non vanno a discapito di nessuno. 

Non è una misura contro gli automobilisti: le statistiche ci dicono che la maggiore fluidità di traffico ha portato i tempi di percorrenza a ridursi lievemente (o restare inalterati) ma il livello di stress è diminuito.  

Anzi, con meno fermate e ripartenze, è stato rilevato anche un risparmio economico legato alla manutenzione dei freni ed al consumo di carburante.