Una città per tutti

La nostra campagna vuole fare di Pesaro una città più vivibile per tutti.

Per farlo è necessario, secondo noi, trasformarla in una Città30, come tante altre città europee che stanno già godendo dei benefici di una città più a misura d’uomo. 

Si tratta innanzitutto di introdurre un nuovo limite generalizzato di velocità a 30 km/h su tutta l’area comunale, con l’esclusione di alcuni assi di scorrimento principale.

Per tutti i veicoli la velocità a 50 Km/h sarà quindi l’eccezione.

Ma è essenziale che questo provvedimento sia accompagnato da una serie di sistemazioni al tessuto urbano, una serie di accorgimenti e modifiche che – è già dimostrato dalle altre esperienze – renderanno più sicure e serene le strade per i pedoni e per i ciclisti, ma anche più scorrevole la guida agli automobilisti e ai mezzi pubblici. Sarà l’occasione per pensare a nuove zone pedonali e di incontro, collegandole tra di loro con nuovi percorsi pedonali. 

Non ci sarà alcun limite all’utilizzo dell’auto, ma siamo sicuri che in una Città30 sarà più piacevole scegliere di muoversi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, a vantaggio anche di chi dovrà comunque utilizzare l’auto, perché il traffico sarà meno congestionato.

L’idea, comunque, non dev’essere poi così balzana se molte città, europee e italiane, stanno andando verso il modello di Città30 e se l’ONU pone la Città30 come un pilastro della lotta alle vittime della strada tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile della propria Agenda 2030, inserendola, di fatto, nel decennio di azione 2021-2030 che l’Organizzazione Mondiale della Sanità dedica alla Sicurezza Stradale, con il preciso obiettivo di ridurre i morti e i feriti causati dagli incidenti stradali di almeno il 50% durante tale periodo.

La stessa ONU nella sesta settimana mondiale della sicurezza stradale, tenutasi dal 17 al 23 maggio 2021, ha messo in evidenza i vantaggi delle strade urbane a bassa velocità nei centri abitati e urbani invitando i responsabili politici ad agire per le strade a bassa velocità nelle città di tutto il mondo, limitando la velocità a 30 km/h dove le persone vivono, lavorano e giocano. Le strade a bassa velocità rendono le città non solo sicure, ma anche sane, verdi e vivibili. L’ONU invita i decisori politici di tutto il mondo a partecipare alla campagna #Love30; nella campagna si evidenzia ad esempio che una diminuzione della velocità media di 1 km/h comporta un rischio minore del 3% di un incidente e una diminuzione del 4-5% delle vittime, e che gli incidenti stradali sono la principale causa di morte per bambini, adolescenti e giovani tra i 5 e i 29 anni.

Il Parlamento europeo il 6 ottobre 2021 ha approvato la Risoluzione sul quadro strategico dell’UE per la sicurezza stradale 2021-2030 – Raccomandazioni sulle prossime tappe verso l’obiettivo “zero vittime”. La Risoluzione riporta che ogni anno circa 22.700 persone muoiono sulle strade europee e circa 120.000 rimangono gravemente ferite, negli ultimi 10 anni oltre 11.800 bambini e ragazzi di età inferiore ai 17 anni sono stati uccisi in incidenti stradali nell’UE. I morti sulle strade rappresentano un prezzo umano e sociale inaccettabile per i cittadini dell’UE con costi di circa il 2 % del suo PIL annuo. Soltanto l’8 % dei decessi avviene sulle autostrade, il 37 % nelle zone urbane e il 54 % sulle strade extraurbane. L’eccesso di velocità è un fattore chiave in circa il 30 % degli incidenti stradali mortali e un fattore aggravante nella maggior parte degli incidenti. Il grande obiettivo UE è quello di arrivare a Zero morti nel 2050 (#visionzero); l’obiettivo di medio periodo è ridurre del 50 % il numero di morti e di feriti gravi entro il 2030.

Chi critica la Città30 non è in grado di portare alcun dato o esperienza a sostegno della propria tesi, semplicemente perché non esiste alcuna evidenza di svantaggi nella Città30. In compenso, i vantaggi sono tanti. E non si tratta di vantaggi teorici, ma pratici: noi basiamo infatti la nostra convinzione su argomenti scientifici e su esperienze dirette di altre città dove il limite è già applicato, e dove le rilevazioni statistiche o i sondaggi permettono già di capire che Pesaro30 è la città del futuro: meno incidenti, meno morti e feriti, meno stress, meno rumore, meno smog, meno ingorghi, più biciclette, più sicurezza, più vita.